Un trekking che unisce i luoghi della memoria nel settantesimo anniversario della liberazione
Dai racconti scritti e orali di nostri conoscenti, di nostri famigliari e di ricercatori storici, nel corso degli anni abbiamo appreso tante notizie e informazioni sul periodo dell’ultima guerra. Questi racconti ci hanno fatto comprendere le enormi sofferenze patite per la perdita di vite umane e per la distruzione di abitazioni, di villaggi, di servizi civili e di attività lavorative.
Ascoltando le persone che hanno vissuto quei tragici momenti, abbiamo colto nei loro volti i momenti di paura e di angoscia mentre parlavano di rappresaglie, di bombardamenti, di prigionia nei campi di concentramento, di combattimenti per liberare le nostre terre dagli invasori nazi-fascisti.
E dunque, dobbiamo chiederci se stiamo facendo abbastanza affinché ciò non accada nuovamente, e come trasmettere queste memorie alle nuove generazioni.
E’ importante ricordare, prima di tutto a noi stessi, che tutto questo è accaduto ieri e qui, sulle nostre terre, nelle nostre case e alle nostre famiglie. E’ accaduto sulle nostre colline e montagne, sui sentieri, sui crinali e nelle valli che gli escursionisti o, semplicemente, gli amanti dell’ambiente montano, frequentano e percorrono con assiduità e in ogni direzione.
Settanta anni fa in questi luoghi difficili e ostili vi abitavano moltissime famiglie, in particolare di contadini, che vissero in prima persona e duramente il passaggio della guerra.
- I luoghi di Corbari: San Valentino, Cà Cornio, Monte Lavane; l’imboscata a Bruno Neri e Vittorio Bellenghi a Gamogna;
- Le rappresaglie contro i civili a Crespino e Casetta di Tiara;
- Le zone dove operarono le formazioni partigiane della 36.ma Brigata Garibaldi: Capanna Marcone, Valle del Rovigo, Le Spiagge, Cà di Vestro, Lotro, La Faggiola, La Dogana, Cà di Guzzo, Castagno, Purocielo, Cà di Malanca;
- I monti Altuzzo e Pratone dove gli Alleati sfondarono la Linea Gotica;
- I drammatici scontri militari di Monte Battaglia e Monte Cece.
Ad ogni nome è associata la storia di una comunità con le sue sofferenze, è associato un evento bellico e il sacrificio di chi ha lottato per la liberazione del Paese.
Percorrere questi sentieri di montagna che collegano i borghi, le case, le vette e le vallate non deve essere solo un modo per trascorrere piacevolmente alcune ore nella natura, ma anche l’occasione per meditare sulla durezza e la crudeltà della guerra, di riflettere sul nostro recente passato, di ricordare tutti coloro che si sono sacrificati per un mondo più libero e pacificato.
E’ da queste riflessioni che è nata l’idea di individuare un itinerario escursionistico che offra la possibilità di dedicare alcuni momenti della nostra vita individuale e collettiva ad una maggiore conoscenza della nostra storia recente. Un vero e proprio cammino nei luoghi della memoria.
Ettore Fabbri Presidente Cai Sezione di Faenza
Davide Bonzi Presidente Sezione CAI di Imola
L’itinerario
Il trekking segue un percorso continuo, ma diviso in più tappe, che può essere compiuto in entrambe le direzioni, ben supportato da adeguate strutture ricettive (rifugi, ostelli e privati). Gli escursionisti potranno anche utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere i punti di partenza e per fare ritorno alle rispettive residenze. Articolato in sette tappe, viene proposto seguendo, in linea generale, la cronologia degli avvenimenti storici, con partenza da Modigliana e toccando Cà Cornio, Gamogna, Monte Lavane, Crespino, la Valle del Rovigo, La Faggiola, Monte Battaglia, per terminare a Cà di Malanca.
Comunque la presenza di molti punti di appoggio offre al possibilità di organizzare le tappe con ampia flessibilità. I percorsi seguono quasi interamente la rete sentieristica CAI, segnalati con i colori bianchi e rossi e riprodotti nelle cartografie prodotte dalle Sezioni CAI di Faenza e di Imola.
- PRIMA TAPPA: Modigliana, Cà Cornio, S. Valentino, M. Sacco, Tredozio, Passo della Collina, Trebbana
- SECONDA TAPPA: Trebbana, Ponte della Valle, Gamogna, Le Canove, monte Lavane, Campigno
- TERZA TAPPA: Campigno, Val di Rovino, Poggio della Frasca, Val Coloreto, Crespino del Lamone, Casaglia
- QUARTA TAPPA: Casaglia, monte La Faggeta, passo Ronchi di Berna, Le Spiagge, Prato all’Albero, Capanna Marcone, La Serra, Badia Moscheta
- QUINTA TAPPA: Badia Moscheta, Valle dell’Inferno, Il Molinaccio, Casetta di Tiara, Lotro, La Faina, Cà di Vestro, Val Cavaliera, I Diacci
- SESTA TAPPA: I Diacci, Cà dell’Altello, Poggio dell’Altello, Poggio Roncaccio, Cimone della Bastia, monte del Fabbro, La Faggiola, monte Macchia dei Cani, monte Carnevale, Budrio
- SETTIMA TAPPA: Budrio, monte Battaglia, Baffadi, Rivacciola, monte
Cece, Poggiolo, Cà di Malanca, San Cassiano