Per informazioni rivolgersi a:
CA’ DI MALANCA-APS Corso Garibaldi, 2 – 48018 Faenza – telefono 389 6136611
CAI Faenza Corso Matteotti, 4/3 – 48018 Faenza – telefono 0546 614404
CAI Imola Via Q. Cenni, 2 – 40026 Imola – telefono 0542 25653
ANPI Faenza Corso Garibaldi, 2 – 48018 Faenza – telefono 371 4785210
ANPI Imola P.le Giovanni dalle Bande Nere, 14 – 40026 Imola – telefono 0542 23131
Il “Sentiero dei partigiani” è un’escursione ad anello che consente di ripercorrere i luoghi che furono teatro di aspri combattimenti fra partigiani e tedeschi durante la lotta di liberazione in contatto con l’ambiente naturale dell’Appennino faentino. Due le porte di ingresso dell’Itinerario: Cà Malanca e Santa Maria in Purocielo.
Il sentiero si percorre completamente in circa quattro ore con soste e ad un passo per semplici escursionisti.
Percorribilità MTB: consigliato nella direzione da Ca’ Malanca a S. Maria in Purocielo.
Segnaletica: segnavia 579-505 CAI-Faenza.
Dislivello: 400 mt. in salita e in discesa.
A Santa Maria in Purocielo si giunge in auto risalendo la strada sterrata del Rio di Co’ che inizia poco a monte di S. Eufemia (SP 302).
Sentiero realizzato e mantenuto dai volontari CAI con il contributo della Regione Emilia-Romagna, dell’Amministrazione Provinciale di Ravenna, e dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina. Con la partecipazione delle Sezioni ANPI di Brisighella, Faenza e Imola.
Il bivacco
Da parte dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, con un finanziamento regionale, è stato recuperato un vecchio deposito nei pressi di Ca’ di Malanca, adattandolo a bivacco con una capienza di 4 posti, sempre aperto per gli escursionisti di passaggio. Non dispone di acqua potabile.
Hanno collaborato:
Orazio Albonetti, Romano Bacchilega, Ivan Calamelli, Rosanna Capriotti, Claudio Casadio, Franco Conti, Giacomo Casadio, Marco Casadio, Antonio Zambrini, Giuseppe Zerbato.
Da un’idea di Giorgio Bettini, Galliano Bosi, Luigi Rava, Primo Zoli.
Da Ca’ Malanca a S. Maria in Purocielo.
Seguendo il segnavia bianco-rosso n. 576 da Cà Malanca (m. 721; GPS 1711660-4893100 e 711713-4893282), dando di spalla all’ingresso del fabbricato alloggi, si imbocca il sentierino che scende nel bosco in direzione est, e che dopo pochi minuti termina su un tornante della strada sterrata che porta a S.Cassiano.
Si prosegue su questa comoda sterrata in direzione nord-est, tenendo d’occhio le ampie vedute che offre sulle vallate circostanti: dopo circa venti minuti, si giunge ad un bivio dove a destra la strada prosegue per S.Cassiano, la si abbandona proseguendo su quella di sinistra per monte Colombo. Ormai la croce di Monte Colombo è prossima e, al nuovo bivio che troviamo si prosegue a sinistra (a destra con una breve deviazione si può salire in vetta a Monte Colombo sovrastata da una grande croce in legno che si affaccia sull’ampia vallata del Lamone). La carraia in breve inizia a scendere fino a raggiungere il cippo che ricorda gli eventi accaduti a Ca’ di Monte Colombo (m. 591).
Continuando la discesa si arriva a Ca’ di Marcone (m. 505). Si prosegue a destra sulla carrabile fino ad arrivare alla casa di Piano di Sopra, dove a poca distanza è posto un cippo a ricordo degli eventi. Si scende in un boschetto di querce per immettersi nella carraia in discesa, direzione nord-est fino ad arrivare sui campi appena sopra Ca’ di Gostino (m. 410), e quindi nell’aia della stessa casa (lapide a ricordo dei combattimenti) dalla quale si imbocca a sinistra la carreggiabile e, in breve, si giunge alla chiesa di Santa Maria in Purocielo (o Santa Maria in Gorgognano). All’inizio di questo tratto di strada è possibile ammirare sulla sinistra una enorme quercia. (ore 1,30/2)
Da Santa Maria in Purocielo a Cà Malanca.
Partendo dalla chiesa di S. Maria in Purocielo (o in Gorgognano secondo alcune carte; m. 351; GPS: 1713397-4895215 e 713447-4895396), si percorre la strada sterrata con segnavia 579 in direzione sud-ovest e lasciandoci sulla sinistra Cà di Gostino, poco dopo si giunge a Canova; qui si abbandona la strada sterrata e passando a destra del fabbricato si attraversa il campo su traccia di carraia, sempre in direzione sud – ovest fino al bosco.
Si noterà un capanno sulla destra, lo si deve aggirare tenendolo sempre sulla destra, fino a raggiungere il facile guado sul Rio di Cò. Si prosegue sulla larga carraia che inizia a salire all’interno del bosco. Sale fino a portarci a Cà Termine di Sotto poi a Cà Termine di Sopra, fino ad incrociare il sentiero 505 sul crinale (m. 640). Lo si percorre in leggera salita fino ai m. 721 di Ca’ di Malanca, punto più alto del percorso. (ore 2/2,30)
Variante n. 579/A
Si tratta di un itinerario che si sviluppa su sentiero e antico tratturo e che consente di abbreviare il percorso principale. Veniva usato dai partigiani per scendere a valle o salire più rapidamente sui crinali. Si innesta al percorso principale a monte di Cà di Marcone e poco sotto Cà Malanca (lungo la strada carrozzabile per Monte Colombo). L’itinerario passa accanto a vari ruderi di caseggiati fra cui Valsuga di Sotto (m. 550). Il dislivello è di m. 250 e può essere percorso in ore 0,50 in salita e ore 0,30 in discesa.
Per scaricare il depliant del Sentiero dei Partigiani edizione 2021, clicca qui
Per scaricare la relazione datata 2019 del CAI (Club Alpino Italiano) sul sentiero n 579 (Sentiero dei partigiani), clicca qui
Per la pagina del percorso su Wikiloc realizzata da Marco Remondini clicca qui.
Per la pagine del percorso su Escursionismo a 360º clicca qui.
La mappa del sentiero su Google maps: