Sante Vignuzzi, «Tonio», figlio di Apollinare e Flora Rosetti; nato il 24 febbraio 1926 a Ravenna, ivi residente nel 1943. Maestro elementare.
Entrò nella resistenza nel gennaio 1944 per non rispondere alla chiamata delle armi della RSI.
L’11 ottobre 1944, durante la battaglia, si ritrovò nei pressi di Ca’ di Monte Colombo ferito con una gamba straziata. Insieme a lui, in un avvallamento di terra rossa, si radunarono altri partigiani. Tra loro Osvaldo Bianchi; Rico, partito da Ravenna insieme a Tonio e anche lui ferito. Amedeo, infermiere della compagnia e anche lui presente nel gruppo immobilizzò la gamba straziata di Tonio con dei rami.
I due partigiani non erano in condizioni di poter essere trasportati e chiesero ai loro compagni di sganciarsi, aggiungendo l’implorazione di essere uccisi per non cadere nelle mani dei tedeschi. I compagni si allontanarono lasciandoli nascosti nella speranza che i tedeschi non li trovassero, ma il terreno fu invece battuto palmo a palmo dalle truppe tedesche. Trovarono il luogo dove i due partigiani avevano preso rifugio e li trucidarono immediatamente sul posto.