Renato Moretti, da Pietro e Laura Guarrini; nato il 6 novembre 1921 a Trieste. Nel 1943 residente a Ravenna. Studente universitario. Iscritto al 2° anno della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università di Bologna.
Nella primavera 1944 decise di unirsi al gruppo medico-sanitario facente capo al prof. Romeo Giordano. Prestò la propria assistenza sanitaria ai partigiani operanti sulle colline di Pianoro e Monte San Pietro.
In attesa di raggiungere la divisione Modena a Montefiorino (MO), il gruppo pose la sua prima base alle Ganzole (Sasso Marconi) e poi a Calderino (Monte San Pietro). Successivamente, su decisione del CUMER, il presidio sanitario fu assegnato alla 36a brigata Bianconcini Garibaldi.
Il 7 agosto 1944, raggiunta la brigata, gli venne affidato il compito di amministratore della dotazione sanitaria. Prese parte ai combattimenti sulla Bastia e a Santa Maria di Purocielo (Brisighella – RA) dell’11 ottobre 1944.
Dopo la battaglia di Santa Maria di Purocielo, mentre il grosso della brigata si apprestava a varcare il fronte, insieme a Ferruccio Terzi, medico, a Sergio Giulio Minozzi e Laura Guazzaloca, entrambi con funzione di infermiere, rimase ad assistere i partigiani feriti e intrasportabili, nascosti nella canonica di Cavina.
All’alba del 14 ottobre, i tedeschi, vociando, entrarono nella canonica. Fatti uscire tutti, li addossarono contro il muro. Caricati i feriti su di un carro-buoi, seguito a piedi dagli altri prigionieri sotto scorta militare, li fece condurre dentro un capanno situato nel cortile dell’ospedale di Brisighella. Mancava Wilhelm, crivellato di proiettili al suo tentativo di fuga presso il cimitero di S.Stefano.
Era sembrato che il comando divisionale avesse consentito quel ricovero con l’assistenza del personale partigiano, ma la notte fra il 16 e il 17 ottobre i militi della brigata nera di Faenza caricarono tutti su un camion, feriti, medici, infermieri, e li portarono a Villa S. Prospero, sede del loro comando, dove vennero bastonati e torturati.
Trasferito a Bologna, insieme ai feriti catturati dall’infermeria di Purocielo, il 20 ottobre 1944, per ordine del comando SS, con i compagni provenienti da Purocielo venne fucilato al Poligono di tiro.
E’ stato insignito di medaglia di bronzo al valor militare alla memoria.