Nella lapide di Ca’ Malanca: Luciano Senecalesi – Ponte S. Martino.
Luciano Senigalliesi, «Bologna», da Mario e Teresa Gianatti; nato il 29 agosto 1914 a Pont San Martin (AO). Nel 1943 residente a Bologna. Studente universitario in Veterinaria.
Membro dell’organizzazione comunista bolognese attiva nel 1936 e nel 1937 nei sindacati fascisti e all’università, venne arrestato all’inizio del 1938. Con sentenza del 2 settembre 1938 fu deferito al Tribunale speciale che, il 22 novembre 1938, lo condannò a 8 anni di carcere per costituzione del PCI, appartenenza allo steso e propaganda. Scontò 6 anni della pena inflittagli nel carcere di Civitavechia (Roma) e venne liberato il 6 settembre 1943.
Dopo l’8 settembre 1943 prese parte alla lotta di Liberazione nella 36a brigata Bianconcini Garibaldi con funzione di ufficiale di collegamento.
L’11 ottobre 1944 fu tra i superstiti del combattimento che passarono da Monte Colombo. Secondo Nazario Galassi sulla sua morte di sono versioni discordi. Carlo Galassi, fratello di Nazario, lo vide correre pazzamente verso la Faentina in braccio ai Tedeschi. Altri avrebbero detto che, nascostosi in una macchia sopra Torniolo, fu scoperto e ucciso sul posto.