Francesco Montevecchi, «Chiccone», da Vincenzo e Caterina Fossi; nato il 21 maggio 1906 a Riolo Terme (RA); ivi residente nel 1943. Bracciante.
Al termine dei tre giorni di battaglia a Ca’ di Malanca e Purocielo il 13 ottobre 1944 venne convocata per le cinque della sera l’adunata generale sopra un poggio vicino a monte Giornetto, nei pressi di Cavina.
Erano presenti oltre seicento partigiani e il comandante Bob, secondo la pubblicazione di Nazario Galassi, richiamò come «indispensabile la massima saldezza» perché «nei momenti critici lo sbandamento poteva essere fatale». Non fu comunicata l’intenzione di provare un secondo tentativo di passare le linee, come avvenne felicemente il giorno dopo con la guida di Sesto Liverani, (Palì), e «chi non si sentiva in grado di affrontare ulteriori disagi e pericoli, era libero di andarsene, previa consegna delle armi».
Ad andarsene furono una quindicina di partigiani e tra questi ci fu Francesco Montevecchi di Riolo «ucciso dai tedeschi quel 13 ottobre presso Casetto Vespignano vicino a Zattaglia».