Adelmo Brini, “Delmo”, da Alfonso e Teresa Fava; nato il 16 giugno 1921 a Medicina; ivi residente nel 1943. Colono.
Militò nella 36a brg. Bianconcini Garibaldi. Nella stessa brigata fu attivo anche il fratello Medardo (nato il 10 aprile 1925), i fratelli Gino (nato il 10 aprile 1917 militare nella guardia di frontiera dal 4 ottobre 1940 all’8 settembre 1943) e Mario (nato il 7 febbraio 1919 militare a Savona in artiglieria dal 31 marzo 1939 all’8 settembre 1943) furono partigiani nella brigata Bonvicini Matteotti.
L’11 ottobre, durante la Battaglia di Purocielo si trovo a Monte Colombo insieme a Dante il Commissario, Dante Loreti, Cesare Zini, Iliano Pasciuti (Leo), Nikolai e Michel. Scesero nel dirupo verso la Faentina e sopravanzata Ca’ Riva (m. 423), si scontrarono con i tedeschi. Un breve scambio di colpi e tornarono alla casa inseguiti. Solo il commissario, Zini, e Dante Loreti sfuggirono alla cattura, rifugiandosi sotto un anfratto del rio S.Eufemia, dove udirono una raffica e il vociare tedesco attorno alla casa.
Adelmo e Leo (Iliano Pasciuti di Bologna) furono catturati, dei due russi non si è saputo più nulla. Probabilmente, riconosciuti per tali, furono uccisi sul posto.
La sua sorte seguì quella dei feriti catturati dall’infermeria di Purocielo: trasferiti a Bologna, dove parte (una decina) fu incarcerata a San Giovanni in Monte, parte detenuta in una caserma fascista.
Sui registri-matricola Adelmo Brini risulta incarcerato il 18 ottobre 1944, con matricola 12091, a disposizione del «comando tedesco SS», proveniente da «camera di sicurezza», a seguito di un arresto avvenuto a Sant’Eufemia (di Brisighella) il 14 ottobre.
È prelevato il 20 ottobre 1944, per ordine del comando SS, con i compagni provenienti da Purocielo e condotto, con essi ed altri detenuti altrove, al Poligono di tiro per essere fucilato. I corpi dei fucilati saranno poi seppelliti in una fossa comune nel cimitero della Certosa di Bologna.